sono talmente abituati a fare tante cose e tutte in fretta che non
sono più capaci di “perdere tempo”. Cioè se improvvisamente si
trovano con tanto tempo a disposizione, senza tablet o altra
strumentazione tecnologica tra le mani, non sanno come impiegarlo. Il
fatto è che il tempo consente il transito di emozioni ed affetti,
consente di comunicare, di riattivare i sensi, accende la fantasia e
i desideri. Spesso invece, ciò che si verifica, è che nella corsa
frenetica di tutti i giorni si ha un “accumulo emotivo” che alla
prima pausa deflagra. E le conseguenze di questa deflagrazione spesso
sono imponderabili e presentano un contenuto altamente spaventoso per
il bambino stesso.