venerdì 30 agosto 2019

LA COMPRENSIONE DI SE’



non è mai definitiva, in quanto siamo in costante trasformazione e mutamento. Serve una mente vigile, libera da dogmi e fedi particolari

giovedì 29 agosto 2019

UNA MENTE NUOVA, ATTENTA E FLESSIBILE



Pensavo a quanto è importante essere innocenti, avere una mente innocente. Le esperienze sono inevitabili, necessarie; la vita è una serie di esperienze, ma non c’è bisogno che la mente si appesantisca con le sue pretese cumulative. Può spazzare via ogni esperienza e mantenersi innocente, senza alcun peso. È importante, altrimenti la mente non può mai essere nuova, attenta e flessibile”
Krishnamurti

LA CONSAPEVOLEZZA CHE CI SALVA




















Pochissimi sono consapevoli dei loro cambiamenti interiori, delle difficoltà, dei conflitti e delle deformazioni. E anche se ne sono consapevoli provano a metterli da parte o a sfuggirli. Non farlo. Non penso che lo farai, ma c’è un pericolo nel vivere troppo a contatto con i tuoi pensieri e sentimenti. Bisogna essere consapevoli dei propri pensieri e sentimenti senza ansia, senza pressione. La vera rivoluzione è accaduta nella tua vita, dovresti essere molto consapevole dei tuoi pensieri e sentimenti – lasciali emergere, non controllarli, non trattenerli. Lascia che fluiscano, quelli dolci come quelli violenti, ma sii consapevole.

Krishnamurti

SIAMO SENSIBILI A UN’ATMOSFERA



















È strano come si è sensibili a un’atmosfera. Abbiamo bisogno di una tensione amichevole, una sensazione di calorosa attenzione in cui poter sbocciare liberamente e con naturalezza”


Krishnamurti

mercoledì 28 agosto 2019

GLI SPOT CHE CI FANNO AMMALARE


I politici si rivolgono a noi cittadini utilizzando questa modalità perché sanno che siamo individui dal pensiero semplificato, ridotto, spesso assente. Sanno che votiamo come risposta ad uno stimolo, per reazione, e non secondo l’elaborazione di un ragionamento. Dal punto di vista sociologico è abbastanza facile dedurne una manipolazione delle masse. Il risvolto psicologico, invece, è che questa dimensione individuale, se diventa l’unica dimensione del soggetto, porta inevitabilmente ad un disturbo psichico; essa infatti mantiene la mente in uno stato di perpetua passività, in cui è impossibile l’esercizio del libero arbitrio. Il cervello in questi casi, come difesa, fa appello a dogmi e certezze precostituite che gli consentono il mantenimento di una certa integrità e l’illusorio esercizio della propria coscienza. Tuttavia, trattandosi di un’ operazione del tutto inautentica, il risultato è ovviamente la materializzazione di un disagio.

martedì 27 agosto 2019

LA DIAGNOSI





La diagnosi è un momento nel quale un esperto dice al paziente qualcosa del suo funzionamento mentale, ma è anche un momento nel quale il paziente coglie e capisce qualche cosa del suo funzionamento, delle sue relazioni e di come il clinico si rapporta a lui. È un momento di conoscenza relazionale, senza il quale non si può fare il passo successivo

IL FATTORE TRASVERSALE DELLA CURA




















Il fattore relazionale è il fattore trasversale della cura. Naturalmente deve essere compiutamente declinato con i suoi fattori specifici, nell’ambito delle differenti competenze e dei differenti approcci

I CITTADINI SI RIVOLGONO PREVALENTEMENTE ALLO PSICOLOGO PER QUESTI 3 MOTIVI (ANCHE SE OVVIAMENTE NON SONO GLI UNICI)










1) per affrontare meglio la vita quotidiana
2) a causa delle difficoltà a relazionarsi con figli e familiari
3) per disturbi psichici e comportamentali 

Dalla clinica alla prevenzione della psicopatologia










Il lavoro dello psicologo si è spostato in pochi anni dalla clinica alla prevenzione della psicopatologia in diversi ambiti: da quello educativo allo stress da lavoro correlato, e si è profondamente aperto alle problematiche sociali

domenica 25 agosto 2019

Intolleranza, società malata Allarme degli psicoanalisti
















Se la disumanità è un rischio costante per l’umano in cui si può scivolare quasi inavvertitamente [...] ancor più necessario è riuscire ad ascoltare anche quello che si cela sotto la paura, per trasformarla in possibilità di contatto con se stesso e con l’altro. Il denominatore, insomma, è trasformare se stessi e le situazioni, non solo criticare; è riconoscersi «comunità di vita», come dicono oggi i freudiani, ovvero «comunità consapevole» in cui gli individui si realizzano, diceva Jung ai suoi. Credere alla vita comporta di essere «per» qualcuno o qualcosa. Il disporsi «contro», invece, avvia a processi di possibile distruttività per sé prima ancora che per gli altri. Derive alla lunga difficili da controllare. Ce la si può fare a uscire dalle crisi se si è vigili in umanità

sabato 24 agosto 2019

Se il clima fosse una banca, lo avrebbero già salvato




di Hugo Chavez




C'è un gruppo di paesi che si credono superiori a noi del sud, a noi del terzo mondo, a noi sottosviluppati.
Quindi non dobbiamo stupirci di quello che succede. Non cambiamo il clima, cambiamo il sistema! E di conseguenza cominceremo a salvare il pianeta. Il capitalismo è un modello di sviluppo distruttivo e sta mettendo fine alla vita, minaccia di metter fine alla specie umana. Non stupiamoci, non c'è democrazia nel mondo e qui ci troviamo di fronte all'ennesima evidenza della dittatura imperiale mondiale. Ecco cosa dicono per le strade: se il clima fosse una banca, l'avrebbero già salvato. E credo che sia la verità. Se il clima fosse una delle grandi banche, i governi ricchi l'avrebbero già salvato.





venerdì 23 agosto 2019

La dimensione psichica del sacro


"Esiste qualcosa che il pensiero non potrà mai toccare e quindi incorruttibile, senza tempo, eterno e sacro?"


Il silenzio, nel senso profondo di questa parola, apre la porta, perché in questo abbiamo tutta la nostra energia, nulla va sprecato, non c’è alcuna dissipazione di energia. Quindi in questo silenzio c’è il culmine dell'energia. Perché non c’è conflitto, non c’è controllo, nulla da raggiungere o non raggiungere, nessun cercare, domandare, dubitare, chiedere, aspettare, pregare - nulla di tutto questo - quindi c’è... tutta quell'energia che veniva sprecata è ora raccolta in quel silenzio. Questo silenzio è diventato sacro. Non una cosa sacra che il pensiero ha inventato.


J. Krishnamurti

venerdì 16 agosto 2019

Quanto incide l’uso dei mezzi informatici sui nostri processi cognitivi ed emotivi?


Moltissimo, perché questi mezzi sono dei condizionatori del pensiero, non nel senso che ci dicono cosa dobbiamo pensare, ma nel senso che modificano in maniera radicale il nostro modo di pensare, trasformandolo da analogico, strutturato, sequenziale e referenziale, in generico, vago, globale, olistico. Inoltre alterano il nostro modo di fare esperienza avvicinandoci il lontano e allontanandoci il vicino. Mettendoci in contatto non con il mondo, ma con la sua rappresentazione, ci consegnano una presenza senza respiro spazio-temporale, perché rattrappita nella simultaneità e nella puntualità dell’istante. Che fare? Non possiamo rinunciare all’uso di questi mezzi perché equivarrebbe a una sorta di esclusione sociale. Il che la dice lunga sulla nostra libertà di far uso o meno dei mezzi informatici.”
                                                                                                                   
                                                                                                                          Umberto Galimberti

INGOIAMO GLI ALIMENTI COME CARBURANTI














"ma così facendo sostentiamo solo il nostro corpo animale e non l'intero nostro essere. Ho scoperto che l'appetito dell'uomo è infinito perchè non appartiene al corpo ma all'anima."
                                                                                                      
                                                                                                                         Enzo Bianchi




lunedì 12 agosto 2019

PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO

riceverò solamente presso lo studio di vicolo Cussini 3, Bentivoglio. 
Nel mese di settembre riprenderò gli appuntamenti per i colloqui psicologici a Bologna, in via Ferrarese 3.