domenica 29 giugno 2014

INSEGNARE LE REGOLE

Le regole sono fondamentali per dare al bambino gli strumenti adatti da usare nel rapporto con gli altri.
Anche se non è possibile stilare un elenco cronologico di interventi e di indicazioni, arriva un momento in cui il minore avverte l'esigenza di conoscere quali siano i propri confini.

L'autodisciplina nel bambino si svilppa attraverso la ricerca esplorativa dell'esistenza di limiti, e agisce spesso in modo provocatorio verso i genitori per ottenere una risposta chiara di assenso o diniego. Per cui, è nei momenti in cui il minore è particolarmente aggressivo che si sta manifestando il bisogno di vedersi assegnati dei limiti.

L'atteggiamento di sfida è molto diffuso e deve essere precocemente individuato dai genitori, che devono decidere su cosa vale la pena intervenire. L'intervento disciplinare deve essere riservato a situazioni importanti, deciso e sicuro.

Le cause di un "cattivo comportamento" del bambino sono nella maggioranza dei casi da ricercare in un mancato rispetto dei suoi bisogni fondamentali.

Evitare le punizioni fisiche (che non includono la sana sculacciata nei bimbi piccoli)
Le punizioni fisiche gli impediscono di imparare come risolvere gli scontri in modo efficace, e fargli paura è rischioso e controproducente. Il bambino punito si concentra sui propri sentimenti di dolore, di rabbia , di vendetta, tanto da essere privato della possibilità di risolvere le sue conflittualità in modo autonomo.

L'importanza decisiva dell'esempio
 Un minore che ha genitori che agiscono in modo fisicamente aggressivo immagina che sia determinante l'esercizio del potere e dell'aggressione, e agirà nel mondo imitando questo modello comportamentale.  

martedì 24 giugno 2014

LA PILLOLA DEL GIORNO:

LA RABBIA dei nostri figli. Come evitare LE CRISI ? Quali sono le situazioni che le innescano? Quali errori non bisogna fare?

Sono tutte domande molto comuni tra i genitori del terzo millennio.
Spesso, infatti, ritmi di vita troppo frenetici e una società che "comprime" le emozioni non aiutano i nostri figli ad esprimersi come dovrebbero, nella pienezza delle loro potenzialità e seguendo i loro ritmi naturali. Anche se generalmente l'infanzia è per lo più un periodo felice, i bambini iniziano a frequentare l'asilo, la scuola, i vari corsi, e cala su di loro una cascata di regole che talvolta non riescono a rispettare. Altre volte, invece, nonostante ci riescano, lo fanno producendo enormi sforzi, con una fatica che va oltre il lecito, generando un senso di malessere generale e/o sofferenze che si possono manifestare in diversi ambiti della loro vita.

E' giusto PUNIRLI? Quando e come occorre farlo?
Sicuramente, durante una crisi di rabbia, LA COSA PIU' SBAGLIATA CHE POSSIAMO FARE E' FAR FINTA DI NULLA. Equivarrebbe dir loro che in quei momenti è come se non esistessero. Si sentirebbero incompresi e vivrebbero la crisi successiva in modo ancora più intenso.
E' SEMPRE NECESSARIO DAR LORO DELLE SPIEGAZIONI?
Quando i bimbi sono molto piccoli NO. E anche quando sono un po' più grandini LA SPIEGAZIONE DEVE ESSERE SEMPLICE E CHIARA. E' controproducente perdersi in discorsi articolati.  NON DOBBIAMO GIUSTIFICARE AI FIGLI LE NOSTRE DECISIONI.
E NON E' NEMMENO NECESSARIO CHE LORO SIANO D'ACCORDO CON NOI.