mercoledì 29 maggio 2019

PROIEZIONE: CIO’ CHE VEDIAMO NEGLI ALTRI QUANTO CI APPARTIENE?


Tutto ciò che ci irrita negli altri può portarci a capire noi stessi.
Jung definì la proiezione come un trasferimento inconscio, cioè inconsapevole e non intenzionale, di elementi psichici soggettivi su un oggetto esterno

PUER AETERNUS


La condizione di eterni fanciulli emerge quale condizione prevalente e comune a molte persone. Il lato negativo del Puer è manifestamente quello dell’uomo-bambino che si rifiuta di crescere, di affrontare le sfide che la vita gli richiede e che invece di risolvere i problemi rimane in attesa. Si tratta del Puer Aeternus.




PSICOLOGIA JUNGHIANA


Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi, senza fine."
(Henri Bergson)


martedì 28 maggio 2019

USIAMO LO SMARTPHONE IN MODO COMPULSIVO


L'attesa di qualcosa o qualcuno, lo svolgimento di compiti ripetitivi e situazioni sociali imbarazzanti possono indurci a usare troppo app e social sullo smartphone. La spiegazione è semplice: non siamo più capaci di annoiarci

domenica 26 maggio 2019

La coppia che ci molesta con aneddoti vacanzieri e smielati post anniversario



Tutti ne conosciamo almeno una sui social che rammenta ai propri follower di essere l'incarnazione della coppia ideale.
La cosa interessante è che secondo alcune ricerche potrebbe essere vero il contrario.
Una "visibilità relazionale" elevata e un eccesso di post sul proprio partner potrebbero indicare la presenza di una maschera dietro alla quale celare l’ insicurezza nel rapporto. A sostenerlo è una ricerca diffusa sul "Personality and Social Psychology Bulletin".



                                                                                                             
                                                                           pubblicato su ”Huffpost Usa
                                                                           2018

venerdì 24 maggio 2019

PRENDIAMOCI CURA DI LORO









"Il bambino si costruisce un modello interno di se stesso in base a come ci si è presi cura di lui."
                                                                                                                             John Bowlby

mercoledì 22 maggio 2019

E’ SBAGLIATO NASCONDERE AI FIGLI LE EMOZIONI NEGATIVE


Quando nell’aria c’è un motivo di contrasto e discussione che non viene esternato i nostri figli percepiscono che è avvenuto qualcosa di negativo, ma il fatto che i genitori si comportino come se nulla fosse manda messaggi contrastanti e li confonde



Ordine degli Psicologi Emilia Romagna

martedì 21 maggio 2019

L'empatia? La si evita perché richiede fatica


Calarsi nei panni dell'altro richiede uno sforzo cognitivo notevole, anche quando le emozioni in gioco sono positive: è questa la motivazione chiave dell'indifferenza, più ancora delle questioni economiche




domenica 19 maggio 2019

VEDERE CON GLI OCCHI DI UN ALTRO


“ascoltare con le orecchie di un altro, e sentire con il cuore di un altro”



Alfred Adler





CHE COSE’ LA SINDROME SIMBIOTICA?


E’ una difficoltà del bambino di staccarsi dalla mamma, in quanto il distacco genererebbe grandi ansie e paure, tali per cui il distacco non è più possibile. La teoria dell'attaccamento ha studiato tali dinamiche, soprattutto Bowlby, con il concetto di 'base sicura'. Non è facile staccarsi per il bambino quando sente che la mamma non fornisce una base sicura, oppure quando sente il suo bisogno che lui le stia accanto.



















L’IMPORTANZA DI UNA DIAGNOSI TEMPESTIVA NELLE PSICOSI


Mediante l’intervento precoce si può sostenere il paziente affetto da psicosi nel preservare un senso di sé e delle proprie capacità, e aiutarlo a venire a patti con il proprio disturbo. L’esperienza clinica, infatti, ha ampiamente dimostrato che buona parte dei ragazzi che giunge allo scompenso acuto presentava già sintomi che sono stati sottovalutati dal contesto di vita e dagli operatori sanitari con cui sono venuti a contatto




I NOSTRI FIGLI NON SONO PERFETTI


Accade spesso, purtroppo, che i genitori neghino qualsiasi problema che riguarda i loro figli nonostante le evidenze, con la spiacevole conseguenza di una dignosi tardiva anche riguardo a disturbi piuttosto gravi come, ad esempio, le psicosi infantili


sabato 18 maggio 2019

Il CONFLITTO DEL FIGLIO ADOLESCENTE CON I GENITORI E’ UNA NECESSITA’


per crescere e per trovare la propria strada. Anche se questo, in alcuni casi, comporta tradirne le aspettative

LA PSICOLOGIA POSITIVA NON PUO’ ESSERE UNA RISPOSTA PER TUTTO


Occhio però a non dire pyt  in ogni situazione: non deve diventare un modo per giustificare ogni proprio sbaglio o la pigrizia. In più, ci sono situazioni che sono davvero problematiche e gravi, alle quali è impossibile non pensare. La psicologia positiva va applicata solo a certi ambiti e momenti, non può essere una risposta per tutto.

QUELLA PAROLA SCANDINAVA CHE CI RICORDA DI FARE UN PASSO INDIETRO





Spesso le parole straniere intraducibili ci dicono qualcosa in più su di un popolo. Ne è un esempio la parola pyt”, che sembra piacere molto ai danesi. Si può dire quando si rompe un bicchiere, quando qualcuno ci rallenta mentre siamo di fretta, quando si trova una multa sul parabrezza.
È usata per ricordarsi di fare un passo indietro e, anziché avere reazioni esagerate, focalizzarsi su quel che conta. È un modo per lasciar stare e andare oltre


                           da “Ordine degli Psicologi Emilia Romagna”















lunedì 13 maggio 2019

E’ meglio evitare di pranzare alla scrivania



perché si mangia troppo !!!
La prima delle ragioni suggerite dalla psicologa alimentare Christy Fergusson per cui tale cattiva abitudine andrebbe evitata riguarda la quantità di cibo ingurgitata che, complice la distrazione provocata dal compito che si sta svolgendo, potrebbe superare i livelli di guardia senza nemmeno rendersene conto. Il consiglio: stare lontani dalle possibili distrazioni, che siano lo schermo del computer o quello dello smartphone, e concentrarsi su quello che si sta mangiando, assaporando e gustando ogni boccone. Così facendo, alla fine si mangerà meno e ci si sentirà più soddisfatti


Di Simona Marchetti
Corriere della Sera


domenica 12 maggio 2019

IL NOSTRO RIVOLGERCI ALL’ INFANZIA SECONDO RILKE


Caratteristica peculiare del nostro rivolgerci all’infanzia è l’atemporalità e il perdurare di qualcosa che in noi rimane, continua, nonostante il tempo.

IL DONO PIU’ ALTO DELLA MATERNITA’





“Io ti ho cresciuto, ti ho portato con me. E adesso ti insegno a camminare cioè ad andartene. Non è questo il dono più alto della maternità?”
                                                                                                                         

                                                                                                                                  Massimo Recalcati

sabato 11 maggio 2019

Il nome dei gatti


Dare un nome a un gatto è una faccenda particolare,
Tutt’altro che uno sport da incompetenti;
Penserete che io sia matto da legare
Se vi dico che un gatto ha TRE NOMI DIFFERENTI.
Primo, il nome che la famiglia usa di solito,
Come Pietro, Augusto, Gianni o Alonzo,
Come Vittorio o Giona, Baffo o Ippolito:
Tutti nomi comuni d’ogni giorno.
Ci sono nomi più ricercati, con un suono più fine,
Come Platone, Admeto, Elettra, Astolfo,
Sia per i signori che per le signorine:
Però tutti nomi comuni d’ogni giorno.
Ma un gatto ha bisogno di un nome speciale,
Un nome esclusivo, più meritorio,
Altrimenti come potrà la coda inalberare
O sollevare i baffi o compiacere il suo orgoglio?
Di questo tipo di nomi ve ne cito qualcuno,
Come Munkustrap, Quaxo o Caricopatto,
Come Bombalorina, o Jelliloruno:
Nomi che appartengono sempre a un solo gatto.
Ma al di là di questi c’è un nome sottile,
E si tratta del nome che non indovinerete mai;
Il nome che nessuna indagine umana può scoprire:
MA IL GATTO STESSO LO SA, e non rivelerà mai,
Quando vedete un gatto in profonda meditazione,
È sempre, sappiate, per la stessa ragione:
La sua mente è rapita in estatica contemplazione
Del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
Il suo ineffabile, effabile, effineffabile, 
Profondo e inscrutabile singolo Nome
                                                                        T. S. ELIOT

LE DROGHE




“Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita.”

                                                                                                         
                                                                                                                           Umberto Galimberti

“ANDIAMO A GIOCARE CON IL PAZZO”


Cosa c'è nella mente di questi 14 ragazzi: il vuoto, non c'è nulla.
Cosa c'è da fare per dei ragazzi che hanno la testa vuota, c'è un'unica parola:
educazione.
E questo è il problema che riguarda le famiglie, che riguarda la società.
Questa è l'emergenza di questo momento storico.

                                                                                                                                                                   Vittorino Andreoli

Più GIOIA


più proviamo gioia e più siamo in grado di provarne ancora.






                                                                                Spinoza







L’ EPISODIO MANIACALE




Umore elevato in modo anormale per almeno una settimana. Senso di grandiosità, loquacità esagerata, assenza di sonno, aumento dell’attività sociale, lavorativa, scolastica, ludica, sessuale con conseguenze dannose. Continue distrazioni da stimoli irrilevanti e disordine dei pensieri che si susseguono rapidamente. Talvolta è necessaria l’ospedalizzazione.

giovedì 9 maggio 2019

SOCIAL


“L'individuo non sta nelle cose che mostra ma in ciò che non dice. I social invece ci spingono a dire tutto, e così facendo, ci banalizzano”




                                                                      V.   ANDREOLI

mercoledì 8 maggio 2019

L’ATTACCO DI PANICO


Secondo una lettura psicodinamica, il soggetto non riesce nei momenti di difficoltà a fare appello ad un’ immagine interna positiva per contenere l’ansia

DISTURBO D' ANSIA

Risultati immagini per DISTURBO D'ANSIA


Il disturbo d’ansia rientra, in modo più o meno grave, nella dimensione nevrotica, ed è espressione di un conflitto interno che occorre indagare e rielaborare. E’ un campanello d’allarme lanciato dall’Io che avverte un pericolo

LA DIMENSIONE INDIVIDUALE




“La dimensione individuale acquista il suo significato umano
quando contiene la risposta a un bisogno dell’altro”




                                                             Vittorino Andreoli

domenica 5 maggio 2019

INSOMNIA


L’ insonnia è forse il disturbo più universalmente associato allo stress. L’identikit dell’ insonne è quello di una persona sempre in movimento durante il giorno, incapace di delegare e di staccarsi dai pensieri. Trascinato dai suoi impegni quotidiani l’insonne accumula tensione senza esprimere la sua energia vitale più profonda che, quindi, di notte lo tiene sveglio

UN FUOCO CHE BRUCIA NELLO STOMACO


Possiamo leggere l’ulcera come un’aggressività trattenuta nei confronti del mondo che rivolgiamo contro noi stessi. La colite, invece, rimanderebbe a un bisogno di eliminare velocemente contenuti inconsci ritenuti inaccettabili

SE SI PENSA TROPPO LA TESTA DUOLE


L’emicrania può esprimere un tentativo di bloccare una testa che pensa troppo. I pensieri in eccesso, i continui rimuginamenti, cercano sempre di tenere a bada un mondo emotivo ed esistenziale che preme per uscire

DALLA TENSIONE PSICOLOGICA ALLE MALATTIE: MAL DI SCHIENA


Lo stress favorisce una maggiore predisposizione verso disturbi che di solito non associamo alla tensione psicologica. Non è casuale che il mal di schiena sopraggiunga a “bloccarci” quando il peso della vita diventa eccessivo. In questo modo, la patologia fisica diventa quasi uno scudo e una protezione rispetto a un’eventuale e forse più pericolosa patologia psicologica, che rischierebbe di mandarci definitivamente in tilt

Il MECCANISMO DELLA RAZIONALIZZAZIONE


Quando l’individuo cerca di giustificare, di dare spiegazioni coerenti dal punto di vista logico ad azioni, idee, sentimenti fonti di conflitto. Per esempio, un paziente con forti resistenze al cambiamento che dichiara di giungere sempre in ritardo alle sedute terapeutiche per ragioni lavorative, familiari o di traffico

MECCANISMO DEL FARE E DISFARE: L’ANNULLAMENTO


E’ quella difesa dell’ Io caratteristica del pensiero magico, dove un’azione simbolica sostituisce un’azione inaccettabile compiuta per cancellarne il pensiero o ricordo. Ad esempio, una suora portata al pronto soccorso psichiatrico dalle consorelle, si spogliava e si rivestiva continuamente, diceva una parolaccia e un’ Ave Maria

QUELLA DIFESA DELL’ IO CHIAMATA FORMAZIONE REATTIVA


Si manifesta sviluppando un comportamento opposto all’impulso o pensiero inaccettabile. Come ad esempio pulire eccessivamente casa può mascherare quelle pulsioni percepite come “sporche”




LA NEGAZIONE


Si verifica quando il soggetto, pur esprimendo un pensiero, desiderio o sentimento, rifiuta il fatto che questo gli appartenga.
Per Freud la negazione è, in realtà, un’affermazione. Infatti negando si afferma implicitamente ciò che si nega

LA REGINA DI TUTTE LE DIFESE






La rimozione è la regina di tutte le difese. Ha lo scopo di alleggerire i conflitti emotivi attraverso l’allontanamento dalla coscienza di desideri, sentimenti, pensieri, ricordi minacciosi o dolorosi. Questo meccanismo di difesa dell’ Io è alla base di tutti gli altri, i quali vengono agiti quando la rimozione fallisce

sabato 4 maggio 2019

RENDI COSCIENTE L’INCONSCIO ALTRIMENTI….


LA CONCEZIONE PSICODINAMICA DELLE NEVROSI


Le nevrosi sono caratterizzate dalla presenza di un conflitto inconscio; tale conflitto è determinato dall’ irrompere delle pulsioni avvertite come pericolose. Ecco che, per tenere a bada l’ansia conseguente, il soggetto ricorre a meccanismi di difesa che determinano delle soluzioni di compromesso denominate sintomi

I DISTURBI DELL’ AREA NEVROTICA


1) TUTTI I DISTURBI D’ANSIA



2) DISTURBI SOMATOFORMI



3) DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA’



4) DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DI
PERSONALITA’

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITA’


E’ caratterizzato da un eccessivo bisogno di essere accudito, che si esprime con un comportamento sottomesso e adesivo. Il soggetto mostra sfiducia nelle proprie capacità e non riesce a portare avanti un progetto autonomamente. Gli altri devono prendersi tutte le responsabilità e lui sente l’esigenza di essere continuamente guidato. Teme l’abbandono. La persona, nei suoi tentativi di autonomizzazione, potrebbe essere stata spesso bloccata da atteggiamenti genitoriali di disapprovazione, minacce di perdere l’affetto e da insidiose ricompense per il mantenimento della dipendenza

DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA’


Il quadro clinico presenta una eccessiva ipersensibilità nei confronti delle critiche altrui e atteggiamenti inibitori che esprimono inadeguatezza. Il soggetto desidera le relazioni sociali ma teme di fallire e di essere rifiutato. Si vergogna di aspetti del sé e quindi tenta di coprirsi con un comportamento evitante


DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITA’


Quadro clinico caratterizzato da eccessive manifestazioni di controllo, perfezionismo e ordine. Il soggetto si perde in dettagli minuziosi, in regole e schemi perdendo di vista il fine prefisso; ha un atteggiamento rigido e testardo. Presenta forti difese contro pulsioni sessuali e aggressive che devono essere contenute e controllate; tali pulsioni inaccettate suscitano un senso di vergogna, di insicurezza, di instabilità. Appare quindi necessario il ricorso alle ripetizioni eccessive di parole e gesti. Potrebbe essere presente una fissazione e regressione allo stato sadico-anale, ossia in quella fase in cui avvengono le operazioni che consentono la gestione della corporeità, del movimento, dell’aggressività, dell’ambiente, di se stessi

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’


Quadro caratterizzato da una mancanza di sensibilità verso gli altri, da una ostentazione di grandiosità e dal bisogno di adulazione. Il narcisista non si mette mai in discussione e non è in grado di confrontarsi con una sconfitta. Mette spesso in atto comportamenti manipolatori

DISTURBO ISTRIONICO DI PERSONALITA’


E’ caratterizzato da una continua ricerca di attenzione e da una emotività esagerata. Si tratta di un individuo suggestionabile, facilmente influenzabile dall’ ambiente esterno, che esprime in modo drammatico e teatrale i propri sentimenti. L’istrionico non sopporta l’idea di essere escluso, abbandonato, o che un altro gli sia preferito. Il comportamento sessuale è estremamente provocante ma non appropriato. Manca il confine tra sé e l’altro

DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA’


Il soggetto teme un abbandono reale o immaginario e per evitarlo compie tentativi disperati. Idealizzazione e supervalutazione dell’altro che facilmente si trasforma in disprezzo. Percezione di sé oscillante tra opposte identità. Egli si muove lungo un continuum tra la polarità nevrotica e quella psicotica. Presenta un comportamento spesso impulsivo, rabbioso e aggressivo.

DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’




Individuo privo di empatia, con distacco dalle relazioni umane e dai sentimenti. Egli maltratta e deruba gli altri senza mai provare rimorso. Ha frequentemente una storia di reali esperienze di crudeltà, trascuratezza, deprivazione e abusi da parte delle figure genitoriali. L’antisociale si lega agli altri rendendoli vittime della sua violenza allo stesso modo con cui le figure di riferimento si sono legate a lui

giovedì 2 maggio 2019

DISTURBO SCHIZOTIPICO DI PERSONALITA’





E’ un disturbo dell’area psicotica, caratterizzato da un grave disagio relazionale, da un comportamento eccentrico, da distorsioni nel pensiero e nella percezione. Il soggetto potrebbe, per esempio, praticare riti esoterici, chiaroveggenza e vivere così in un mondo di fantasia bizzarro.

DISTURBO SCHIZOIDE DI PERSONALITA’




Il soggetto, anche se fa parte di un nucleo familiare, non prova alcun interesse nel partecipare ad esso né ad altre relazioni affettive o sociali; mostra un’espressione dell’emozionalità estremamente limitata; ha un carattere chiuso che lo porta ad appartarsi e ad agire in solitudine; è scarsamente motivato verso una vita sessualmente completa e non è in grado di provare piacere in quasi nessuna delle attività che svolge. Tutta questa sintomatologia, infine, è spesso antecedente alla patologia schizofrenica



RINCHIUSI IN UN FALSO SE’





La costituzione di un falso sé è un rischio particolarmente 

elevato nei giovani affetti da una personalità fragile, i quali 

prendono a prestito un'identità sociale preconfezionata come 

quella proposta dai mass media








L’ANORESSICA ESAURISCE LA SUA ESISTENZA INTORNO A DUE TEMATICHE






il corpo e il cibo. E’ evidente, dunque, l’importanza di sviluppare 

altre forme di interesse e di investimento sul reale, e promuovere

un'apertura verso l'affettività

IL TRATTAMENTO DELLA PARANOIA


E’ generalmente molto arduo, in quanto il soggetto non considera i propri problemi come provenienti da se stesso. Egli potrebbe anche facilmente pensare di essere perseguitato dallo psicologo stesso. Bisogna procedere verso il superamento della scissione, per una integrazione armonica dei sentimenti d’ amore e di odio. In questo modo il paziente può giungere ad un modo di pensare e di rapportarsi agli altri più elastico e funzionale. Un trattamento farmaceutico di accompagnamento si rivela spesso necessario