I genitori non devono temere di parlare ai loro figli
dell’esperienza della morte. Escluderla dal mondo affettivo dei
bambini significa rafforzarne in loro la paura, anziché consentire
di viverla con naturalezza. Ma dato che i figli hanno soprattutto
paura delle paure degli adulti, significa che ciò riflette un
disagio dei genitori nel pensare la sofferenza e il lutto con
sufficiente serenità. L’esperienza negata della malattia e della
morte non consente ai bambini di elaborare la perdita di una persona
cara e li rende più fragili.