venerdì 15 giugno 2018

ALTRE INTERPRETAZIONI DEL DISTURBO FOBICO

Un’altra interpretazione della genesi del disturbo fobico è quella che attribuisce all’oggetto, alla situazione o all’animale il ruolo di simbolo di un conflitto psichico rimosso. Ad esempio la claustrofobia potrebbe rievocare un abuso subito nell’infanzia in un luogo chiuso; il principio è che per la nostra psiche è molto più tollerabile attribuire la paura ad uno spazio chiuso piuttosto che all’esperienza troppo dolorosa dell’abuso.
L’ultima interpretazione del disturbo fobico riguarda invece un’esperienza negativa dell’oggetto, situazione o animale della fobia stessa. Ad esempio potremmo avere paura di guidare dopo un terribile incidente d’auto; in questo caso è proprio il ricordo dell’incidente che alimenta la fobia. Ovviamente, in base all’interpretazione della causa del disturbo fobico è bene fornire al paziente una terapia diversa. Specificatamente nei primi due casi il terapeuta deve necessariamente individuare quale sia il conflitto rimosso che dà origine alla fobia. Nel terzo caso invece occorre favorire una nuova elaborazione dell’esperienza negativa vissuta dal paziente, per lo più attraverso l’impiego di tecniche cognitivo-comportamentali.