Ce ne siamo accorti? L’era
digitale ha cambiato le nostre menti, sempre meno pensanti e sempre
più, appunto, digitali. Abbiamo delegato la nostra memoria alla
macchina diventando degli smemorati e abbiamo sostituito la logica ad
una mentalità in cui le cose accadono perché accadono, senza
poterle pianificare, dove il comportamento va dove vuole in balia di
un vento capriccioso e senza regole. Anche il sacro, struttura
importante della mente e della vita di ogni uomo in quanto esprime il
mistero della vita e della morte oltre che il senso del proprio
limite, rischiamo di ritrovarcelo proiettato su un telefonino. L’era
digitale ha cambiato il nostro concetto di sapere, limitandolo
rispetto al suo significato originario, e ci ha convinto che per
sapere basta digitare. Ha modificato le nostre relazioni, in alcuni
casi sostituendo lo strumento alla relazione stessa. Ha eliminato il
silenzio della mente, quello stato di assenza di parole che favorisce
l’intimità con i propri pensieri e sentimenti.