Guardare non è un’azione neutra. Guardare significa
dimenticarsi di sé o, meglio, di ciò che si crede di essere.
Nessuno, infatti, può vedersi se prima non si libera dell’immagine
artificiale che si è costruito. Sembra una magia, ma per vedere bene
qualcosa talvolta bisogna guardare altrove.
Esperto in disagio minorile, disturbi emotivi e del comportamento, dinamiche disfunzionali nel rapporto genitori-figli. Si occupa anche di depressione, attacchi di panico, fobie, rapporti affettivi, dipendenze (alcool, droga, gioco d'azzardo, sesso, nuove tecnologie), disturbi alimentari, centro di ascolto per ragazzi in difficoltà, disturbi d'ansia, dell'umore, somatoformi, del sonno, sessuali, terapia di coppia, autostima, assertività, disturbi ossessivo compulsivi.