Analogamente al dolore fisico, provoca un restringimento del campo
di coscienza su temi penosi e depressivi. Per Freud, se il dolore
psichico non supera un certo livello, è essenziale alla costituzione
dell’Io. Attraverso la perdita dell’oggetto amato e la
conseguente frustrazione, viene infatti abbandonato lo stato di
onnipotenza infantile per approdare finalmente al principio di
realtà.