Dal punto di vista psicologico, lo stalker attua dei comportamenti
molto simili a quelli messi in atto da chi manifesta una
significativa dipendenza affettiva. Può mostrarsi
intrusivo, insistente, incapace di sopportare la distanza fisica e il
rifiuto, può negare la realtà perché per lui troppo dolorosa e
rifiutarsi di riconoscere la mancanza d’amore dell’altro.
Desidera a ogni costo avere un contatto con la persona che ritiene
oggetto d’amore, la sua vittima, che può essere
una persona con la quale ha intrattenuto una relazione sentimentale,
anche breve e spesso già finita,
oppure non corrisposta. Lo stalker è il soggetto che con maggiore
frequenza trova correlazione con l’autore del femminicidio. Le
sue minacce sono spesso la premessa a violenze più gravi che
non devono essere sottovalutate.
Ordine degli Psicologi Regione Emilia Romagna