Per fortuna
facciamo continuamente errori con noi stessi, con gli altri e con i nostri
figli. Per fortuna facciamo capire loro che siamo deboli e fragili; possiamo
svegliarci la mattina ed essere sicuri di sbagliare qualcosa. L’iperprotezione
che evitiamo a noi stessi ci consente di mettere in campo le nostre risorse e
di crescere; ci fa interpretare nel migliore dei modi il ruolo di genitori, che
non devono essere perfetti e che talvolta possono anche non fare la cosa giusta.
Il problema vero
sovviene, invece, nel momento in cui l’adulto si mostra sempre forte e
impeccabilmente dalla parte della ragione. Questo atteggiamento porta
inevitabilmente il figlio ad imitarne le gesta e a costruire un’immagine
positiva di sè solamente nel caso in cui riesca a mettere in pratica un comportamento
ideale. Significherebbe, per i nostri figli, gettare le basi di una personalità
autosvalutativa. Dobbiamo invece mostrare loro che c’è, dentro ognuno di noi, anche
uno spazio in grado di accogliere gli errori e i lati di noi che non ci
piacciono.
E’ questo
ciò che si intende per crescita emotiva,diventare adulti dal punto di vista
emotivo. E’ necessario per ogni individuo, anche perchè ha delle conseguenze
tangibili sull’educazione dei nostri figli e sulla loro percezione di se
stessi.
In caso contrario, essendo doveroso attribuire alle
cose la terminologia approriata, dovremmo parlare di veri e propri capricci, e
della consapevolezza di essere in presenza di adulti-bambini.