gli interpreti sono degli “esclusi”; non è con questa
vocazione caritatevole che si produce arte. L’arte richiede una
trasfigurazione, solo così il teatro può assolvere la sua funzione
politica: sono in scena perché ho qualcosa da dire, perché mi metto
in rapporto con un indicibile, perché sulla scena si compia un
processo trasformativo.
Esperto in disagio minorile, disturbi emotivi e del comportamento, dinamiche disfunzionali nel rapporto genitori-figli. Si occupa anche di depressione, attacchi di panico, fobie, rapporti affettivi, dipendenze (alcool, droga, gioco d'azzardo, sesso, nuove tecnologie), disturbi alimentari, centro di ascolto per ragazzi in difficoltà, disturbi d'ansia, dell'umore, somatoformi, del sonno, sessuali, terapia di coppia, autostima, assertività, disturbi ossessivo compulsivi.