sabato 2 settembre 2017

IL SENSO DELLA LEGGE NEL FIGLIO ADOLESCENTE



Più imponiamo il rispetto delle regole piu incentiviamo la trasgressione.
“Studia!” , “Mangia!” detti continuamente a nostro figlio producono in lui una resistenza e la messa in atto di comportamenti opposti.
Il genitore deve rispettare “il segreto” del proprio figlio, cioè deve lasciare che sviluppi il suo desiderio. Questa è la condizione necessaria per far si che rispetti le regole, a patto che siano poche e semplici.
Il dialogo a tutti i costi , così come le tante regole a tutti i costi, non sono una buona strategia. Non è un problema se non ci sembra di capire i nostri figli, se fanno cose per noi incomprensibili. E’ chiaro che c’è una “distanza” tra noi e i figli, una “distanza” generazionale, e dobbiamo fare di tutto per preservarla.
Il mestiere dell’adolescente è entrare in conflitto con i genitori, ma  i genitori non devono entrare in conflitto col figlio, devono cioè evitare la simmetria. Quest’ ultima sarebbe una “prigione” per l’adolescente, e gli impedirebbe di sperimentare la propria libertà.
Questa è anche la condizione per mantenere vivo il rapporto d’amore genitore –figlio,  che consente a quest’ultimo di crescere e  di passare dall’avere come unico desiderio quello di compiacere i genitori alla formazione di un desiderio proprio.
La regola in se non basta a disciplinare il comportamento del figlio adolescente. Essa è necessaria per delineare i confini, ma dobbiamo sapere che un figlio sano la trasgredirà, e sarà proprio questa esperienza che gli permetterà di comprendere il senso della legge e di interiorizzarla.