sabato 29 giugno 2019

Quello che ci disturba degli altri


IL CENTRO DELLA VITA PSICHICA


La nostra vita psichica è caratterizzata dal pensiero fisso che al centro ci siamo noi: “come sto?”, “come sono?”, “vado bene?”, “sono stato all’altezza?”, “mi sto comportando bene?”. Ma se sono sempre e solo io il protagonista non ci sono che io. E l’Io, per definizione, deve controllarsi, deve evitare tutto ciò che lo mette in discussione e che lo fa vacillare

domenica 23 giugno 2019

NON SI DOVREBBE SOTTOVALUTARE LA NOIA COME FONTE DI MEDITAZIONE E FANTASTICHERIE


“le centinaia di ore della tua prima infanzia in cui ti sei trovato solo, privo di stimoli, senza niente da fare, troppo svogliato o distratto per voler giocare con i tuoi camion o le tue automobiline”

Paul Auster

lunedì 17 giugno 2019

ANCHE LA SCHIZOFRENIA INDICA UN UOMO CHIUSO IN SE STESSO


e che non comunica con il mondo, è una malattia dell’identità. La scissione dell’Io, e talora il suo frammentarsi per diventare una moltitudine, serve a creare nell’isolamento un mondo di persone con cui relazionarsi



Vittorino Andreoli

LA DEPRESSIONE E' UNA MALATTIA IN CUI L'UOMO RIMANE SOLO


“La depressione è una malattia in cui l’uomo rimane solo, sta in silenzio, ma pensa sempre all’altro ritenendosi incapace di stare con lui e di fare qualcosa di utile per lui, e per questa condizione drammatica si sente persino in colpa. E allora, se il prezzo è stare soli per sempre, per incapacità di vivere con l’altro, è meglio non esistere affatto. La solitudine è già morte e la depressione è l’icona più espressiva della morte”






Vittorino Andreoli

IL BISOGNO DELL’ALTRO


La dimensione sociale dell’uomo non è un optional, ma una condizione in assenza della quale non si vive. Soli si cade nella patologia, che è anzitutto dolore e sofferenza




IL CONDIZIONAMENTO RECIPROCO DI UNA RELAZIONE


In ogni relazione si attiva un condizionamento reciproco, cioè un influenzare che cambia il comportamento. Se dunque il legame cambia i due termini allora, e proprio per questo, è indispensabile fare delle scelte di relazione

domenica 16 giugno 2019

LA SEMPLIFICAZIONE DEL PENSIERO


Negli ultimi anni non solo si è andati via via verso l’uso di un linguaggio semplificato (e di una scrittura ridotta ai minimi termini ad esempio negli sms), ma a questo si è aggiunta anche una semplificazione del pensiero, che è diventato più concreto e che rifugge ogni forma di astrazione




sabato 15 giugno 2019

E’ FINITA L’EPOCA DEI PAZIENTI SUL LETTINO


e delle serie infinite di sedute. La gente non ha più tempo e soprattutto necessita, a ragion veduta, di soluzioni pratiche. Inoltre, sta lentamente svanendo l’idea che solamente risolvendo un conflitto passato si possa vivere meglio presente e futuro

LA FINE DEL DESIDERIO


Il desiderio distrae da tutto ciò che è attuale, dunque perché desiderare? Non ha più senso. Anche in amore ormai non resta più nulla del romanticismo, del crogiolarsi tra desiderio e speranza, dell’ alternanza tra volere e fuggire




IL VUOTO ESISTENZIALE


E’ la condizione tipica di molti adolescenti, un bisogno che conduce all’azione, al fare subito, nel tempo presente. Non ha niente a che vedere con la mancanza in quanto nulla manca, anzi, c’è la certezza di poter avere sempre tutto a disposizione in qualsiasi momento

CHE FINE HA FATTO IL SENSO DI COLPA?









La colpa sta scomparendo perché si lega ai doveri, al dover essere che trova spazio nel futuro, si fonda sul rimorso che si attacca sempre ad azioni passate




IL TEMPO REALE RIDUCE L’ANGOSCIA


Il tempo reale è azione, correre, fare, non pensare. La coscienza dell’uomo presente è la percezione dell’attimo. C’è bisogno di risposte immediate a quesiti che, altrimenti, si farebbero angosciosi

NON SIAMO PIU’ IN GRADO DI ASPETTARE


Il tempo reale ammazza il futuro che potrebbe non esserci affatto, uccide ciò che non c’è e non sarà mai. E uccide anche il passato

venerdì 14 giugno 2019

IL CORPO


“Ogni volta che arrivi a un bivio il tuo corpo cede, perché il tuo corpo ha sempre saputo quello che la tua mente non sa, e benché scelga di cedere, sia per mononucleosi o per gastrite o per attacchi di panico, il tuo corpo ha sempre sostenuto in gran parte il peso delle tue paure e delle tue battaglie interiori, incassando i colpi a cui la tua mente non vuole o non può reggere.”






Paul Auster