Esperto in disagio minorile, disturbi emotivi e del comportamento, dinamiche disfunzionali nel rapporto genitori-figli. Si occupa anche di depressione, attacchi di panico, fobie, rapporti affettivi, dipendenze (alcool, droga, gioco d'azzardo, sesso, nuove tecnologie), disturbi alimentari, centro di ascolto per ragazzi in difficoltà, disturbi d'ansia, dell'umore, somatoformi, del sonno, sessuali, terapia di coppia, autostima, assertività, disturbi ossessivo compulsivi.
martedì 24 dicembre 2019
LA FATICOSA COSTRUZIONE DI UN VOLTO
"L'uomo, a cui tutte le mura della metropoli gridano quale musica dovrà amare, casa desiderare, donna sognare, a cui viene proposta senza tregua la folla babelica dei destini vicari.
Quell' uomo, spezzati quegli specchi, può non rimanere privo di volto?"
Cristina Campo
venerdì 20 settembre 2019
COLLOQUI PSICOLOGICI IN FARMACIA
SONO RIPRESI A SETTEMBRE I COLLOQUI PSICOLOGICI PRESSO LA FARMACIA DI BENTIVOGLIO
domenica 15 settembre 2019
COME CAMBIA IL LUTTO
Nel tempo dell’assenza di confini tra privato e pubblico anche la morte viene divorata dalle dinamiche social. L’aspetto più critico di questo cambiamento è rappresentato dal fatto che la gravità della morte, purtroppo, risulta avere meno impatto sul sentire umano.
venerdì 30 agosto 2019
LA COMPRENSIONE DI SE’
non è mai definitiva, in
quanto siamo in costante trasformazione e mutamento. Serve una mente
vigile, libera da dogmi e fedi particolari
giovedì 29 agosto 2019
UNA MENTE NUOVA, ATTENTA E FLESSIBILE
“Pensavo a quanto è importante essere innocenti, avere una mente innocente. Le esperienze sono inevitabili, necessarie; la vita è una serie di esperienze, ma non c’è bisogno che la mente si appesantisca con le sue pretese cumulative. Può spazzare via ogni esperienza e mantenersi innocente, senza alcun peso. È importante, altrimenti la mente non può mai essere nuova, attenta e flessibile”
Krishnamurti
LA CONSAPEVOLEZZA CHE CI SALVA
Pochissimi
sono consapevoli dei loro cambiamenti interiori, delle difficoltà,
dei conflitti e delle deformazioni. E anche se ne sono consapevoli
provano a metterli da parte o a sfuggirli. Non farlo. Non penso che
lo farai, ma c’è un pericolo nel vivere troppo a contatto con i
tuoi pensieri e sentimenti. Bisogna essere consapevoli dei propri
pensieri e sentimenti senza ansia, senza pressione. La vera
rivoluzione è accaduta nella tua vita, dovresti essere molto
consapevole dei tuoi pensieri e sentimenti – lasciali emergere, non
controllarli, non trattenerli. Lascia che fluiscano, quelli dolci
come quelli violenti, ma sii consapevole.
Krishnamurti
SIAMO SENSIBILI A UN’ATMOSFERA
“È
strano come si è sensibili a un’atmosfera. Abbiamo
bisogno di una tensione amichevole, una sensazione di calorosa
attenzione in cui poter sbocciare liberamente e con naturalezza”
Krishnamurti
mercoledì 28 agosto 2019
GLI SPOT CHE CI FANNO AMMALARE
I politici si rivolgono a noi
cittadini utilizzando questa modalità perché sanno che siamo
individui dal pensiero semplificato, ridotto, spesso assente. Sanno
che votiamo come risposta ad uno stimolo, per reazione, e non secondo
l’elaborazione di un ragionamento. Dal punto di vista sociologico è
abbastanza facile dedurne una manipolazione delle masse. Il risvolto
psicologico, invece, è che questa dimensione individuale, se diventa
l’unica dimensione del soggetto, porta inevitabilmente ad un
disturbo psichico; essa infatti mantiene la mente in uno stato di
perpetua passività, in cui è impossibile l’esercizio del libero
arbitrio. Il cervello in questi casi, come difesa, fa appello a dogmi
e certezze precostituite che gli consentono il mantenimento di una
certa integrità e l’illusorio esercizio della propria coscienza.
Tuttavia, trattandosi di un’ operazione del tutto inautentica, il
risultato è ovviamente la materializzazione di un disagio.
martedì 27 agosto 2019
LA DIAGNOSI
La diagnosi è un momento nel quale un esperto dice al paziente qualcosa del suo funzionamento mentale, ma è anche un momento nel quale il paziente coglie e capisce qualche cosa del suo funzionamento, delle sue relazioni e di come il clinico si rapporta a lui. È un momento di conoscenza relazionale, senza il quale non si può fare il passo successivo
IL FATTORE TRASVERSALE DELLA CURA
Il
fattore
relazionale è il fattore trasversale della cura. Naturalmente deve
essere compiutamente declinato con i suoi fattori specifici,
nell’ambito delle differenti competenze e dei differenti approcci
I CITTADINI SI RIVOLGONO PREVALENTEMENTE ALLO PSICOLOGO PER QUESTI 3 MOTIVI (ANCHE SE OVVIAMENTE NON SONO GLI UNICI)
1) per affrontare meglio la vita quotidiana
2)
a
causa delle difficoltà a relazionarsi con figli e familiari
3)
per disturbi psichici e comportamentali Dalla clinica alla prevenzione della psicopatologia
Il
lavoro dello psicologo si è spostato in pochi anni dalla clinica
alla prevenzione della psicopatologia in diversi ambiti: da quello educativo allo stress da lavoro correlato, e si è profondamente aperto alle problematiche sociali
domenica 25 agosto 2019
Intolleranza, società malata Allarme degli psicoanalisti
Se la disumanità è un rischio costante per l’umano in cui si può
scivolare quasi inavvertitamente [...] ancor più necessario è
riuscire ad ascoltare anche quello che si cela sotto la paura, per
trasformarla in possibilità di contatto con se stesso e con l’altro. Il denominatore, insomma, è trasformare se stessi e le situazioni,
non solo criticare; è riconoscersi «comunità di vita», come
dicono oggi i freudiani, ovvero «comunità consapevole» in cui gli
individui si realizzano, diceva Jung ai suoi. Credere alla vita
comporta di essere «per» qualcuno o qualcosa. Il disporsi «contro»,
invece, avvia a processi di possibile distruttività per sé prima
ancora che per gli altri. Derive alla lunga difficili da controllare.
Ce la si può fare a uscire dalle crisi se si è vigili in umanità
sabato 24 agosto 2019
Se il clima fosse una banca, lo avrebbero già salvato
di
Hugo Chavez
C'è
un gruppo di paesi che si credono superiori a noi del sud, a noi del
terzo mondo, a noi sottosviluppati.
Quindi
non dobbiamo stupirci di quello che succede.
Non
cambiamo il clima, cambiamo il sistema! E di conseguenza cominceremo
a salvare il pianeta. Il capitalismo è
un modello
di sviluppo distruttivo e
sta mettendo fine alla vita, minaccia di metter fine alla specie
umana. Non
stupiamoci, non c'è democrazia nel mondo e qui ci troviamo di fronte
all'ennesima evidenza della dittatura imperiale mondiale. Ecco cosa
dicono per le strade: se il clima fosse una banca, l'avrebbero già
salvato. E credo che sia la verità. Se il clima fosse una delle
grandi banche, i governi ricchi l'avrebbero già salvato.
venerdì 23 agosto 2019
La dimensione psichica del sacro
"Esiste
qualcosa che il pensiero non potrà mai toccare e quindi
incorruttibile, senza tempo, eterno e sacro?"
Il
silenzio, nel senso profondo di questa parola, apre la porta, perché
in questo abbiamo tutta la nostra energia, nulla va sprecato, non c’è
alcuna dissipazione di energia. Quindi in questo silenzio c’è il
culmine dell'energia. Perché non c’è conflitto, non c’è
controllo, nulla da raggiungere o non raggiungere, nessun cercare,
domandare, dubitare, chiedere, aspettare, pregare - nulla di tutto
questo - quindi c’è... tutta quell'energia che veniva sprecata è
ora raccolta in quel silenzio. Questo silenzio è diventato sacro.
Non una cosa sacra che il pensiero ha inventato.
J.
Krishnamurti
venerdì 16 agosto 2019
Quanto incide l’uso dei mezzi informatici sui nostri processi cognitivi ed emotivi?
“Moltissimo,
perché questi mezzi sono dei condizionatori del pensiero, non nel
senso che ci dicono cosa dobbiamo pensare, ma nel senso che
modificano in maniera radicale il nostro modo di pensare,
trasformandolo da analogico, strutturato, sequenziale e referenziale,
in generico, vago, globale, olistico. Inoltre alterano il nostro modo
di fare esperienza avvicinandoci il lontano e allontanandoci il
vicino. Mettendoci in contatto non con il mondo, ma con la sua
rappresentazione, ci consegnano una presenza senza respiro
spazio-temporale, perché rattrappita nella simultaneità e nella
puntualità dell’istante. Che fare? Non possiamo rinunciare all’uso
di questi mezzi perché equivarrebbe a una sorta di esclusione
sociale. Il che la dice lunga sulla nostra libertà di far uso o meno
dei mezzi informatici.”
Umberto Galimberti
INGOIAMO GLI ALIMENTI COME CARBURANTI
lunedì 12 agosto 2019
PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO
riceverò solamente presso lo studio di vicolo Cussini 3, Bentivoglio.
Nel mese di settembre riprenderò gli appuntamenti per i colloqui psicologici a Bologna, in via Ferrarese 3.
sabato 29 giugno 2019
IL CENTRO DELLA VITA PSICHICA
La nostra vita psichica è caratterizzata dal pensiero fisso che al centro ci siamo noi: “come sto?”, “come sono?”, “vado bene?”, “sono stato all’altezza?”, “mi sto comportando bene?”. Ma se sono sempre e solo io il protagonista non ci sono che io. E l’Io, per definizione, deve controllarsi, deve evitare tutto ciò che lo mette in discussione e che lo fa vacillare
domenica 23 giugno 2019
NON SI DOVREBBE SOTTOVALUTARE LA NOIA COME FONTE DI MEDITAZIONE E FANTASTICHERIE
“le centinaia di ore della tua prima infanzia in cui ti sei trovato solo, privo di stimoli, senza niente da fare, troppo svogliato o distratto per voler giocare con i tuoi camion o le tue automobiline”
lunedì 17 giugno 2019
ANCHE LA SCHIZOFRENIA INDICA UN UOMO CHIUSO IN SE STESSO
e che non comunica con il mondo, è una malattia dell’identità. La scissione dell’Io, e talora il suo frammentarsi per diventare una moltitudine, serve a creare nell’isolamento un mondo di persone con cui relazionarsi
Vittorino Andreoli
LA DEPRESSIONE E' UNA MALATTIA IN CUI L'UOMO RIMANE SOLO
“La depressione è una malattia in cui l’uomo rimane solo, sta in silenzio, ma pensa sempre all’altro ritenendosi incapace di stare con lui e di fare qualcosa di utile per lui, e per questa condizione drammatica si sente persino in colpa. E allora, se il prezzo è stare soli per sempre, per incapacità di vivere con l’altro, è meglio non esistere affatto. La solitudine è già morte e la depressione è l’icona più espressiva della morte”
Vittorino Andreoli
IL BISOGNO DELL’ALTRO
La dimensione sociale dell’uomo non è un optional, ma una condizione in assenza della quale non si vive. Soli si cade nella patologia, che è anzitutto dolore e sofferenza
IL CONDIZIONAMENTO RECIPROCO DI UNA RELAZIONE
In ogni relazione si attiva un condizionamento reciproco, cioè un influenzare che cambia il comportamento. Se dunque il legame cambia i due termini allora, e proprio per questo, è indispensabile fare delle scelte di relazione
domenica 16 giugno 2019
LA SEMPLIFICAZIONE DEL PENSIERO
Negli ultimi anni non solo si è andati via via verso l’uso di un linguaggio semplificato (e di una scrittura ridotta ai minimi termini ad esempio negli sms), ma a questo si è aggiunta anche una semplificazione del pensiero, che è diventato più concreto e che rifugge ogni forma di astrazione
sabato 15 giugno 2019
E’ FINITA L’EPOCA DEI PAZIENTI SUL LETTINO
e delle serie infinite di sedute. La gente non ha più tempo e soprattutto necessita, a ragion veduta, di soluzioni pratiche. Inoltre, sta lentamente svanendo l’idea che solamente risolvendo un conflitto passato si possa vivere meglio presente e futuro
LA FINE DEL DESIDERIO
Il desiderio distrae da tutto ciò che è attuale, dunque perché desiderare? Non ha più senso. Anche in amore ormai non resta più nulla del romanticismo, del crogiolarsi tra desiderio e speranza, dell’ alternanza tra volere e fuggire
IL VUOTO ESISTENZIALE
E’ la condizione tipica di molti adolescenti, un bisogno che conduce all’azione, al fare subito, nel tempo presente. Non ha niente a che vedere con la mancanza in quanto nulla manca, anzi, c’è la certezza di poter avere sempre tutto a disposizione in qualsiasi momento
CHE FINE HA FATTO IL SENSO DI COLPA?
La colpa sta scomparendo perché si lega ai doveri, al dover essere che trova spazio nel futuro, si fonda sul rimorso che si attacca sempre ad azioni passate
IL TEMPO REALE RIDUCE L’ANGOSCIA
Il tempo reale è azione, correre, fare, non pensare. La coscienza dell’uomo presente è la percezione dell’attimo. C’è bisogno di risposte immediate a quesiti che, altrimenti, si farebbero angosciosi
NON SIAMO PIU’ IN GRADO DI ASPETTARE
Il tempo reale ammazza il futuro che potrebbe non esserci affatto, uccide ciò che non c’è e non sarà mai. E uccide anche il passato
venerdì 14 giugno 2019
IL CORPO
“Ogni volta che arrivi a un bivio il tuo corpo cede, perché il tuo corpo ha sempre saputo quello che la tua mente non sa, e benché scelga di cedere, sia per mononucleosi o per gastrite o per attacchi di panico, il tuo corpo ha sempre sostenuto in gran parte il peso delle tue paure e delle tue battaglie interiori, incassando i colpi a cui la tua mente non vuole o non può reggere.”
Paul Auster
La violenza come manipolazione mentale
La violenza domestica è sempre accompagnata da comportamenti di manipolazione mentale da parte dell’abusante, anche se tali comportamenti possono essere messi in atto senza una violenza fisica vera e propria.
Le vittime, quando perdono la loro autonomia, autostima e dignità, tendono ad assumere un ruolo passivo e a rimanere in situazioni di abuso
(Russell, D. E.)
mercoledì 12 giugno 2019
La vita buona
Aristotele abbraccia un'idea di felicità a cui concorrono più componenti: riconosce il contributo dei piaceri; il ruolo della fortuna, l'importanza della salute...ma individua l'elemento determinante della felicità umana nell'autorealizzazione virtuosa, vale a dire nel cercare di coltivare, secondo la nostra particolare virtù umana (la ragione) e nella giusta misura, le facoltà che ci distinguono da tutte le altre creature per realizzare ciò che ogni uomo ha dentro di sé, il proprio daimon.
UMBERTO GALIMBERTI
L'idea classica di felicità eudaimonica
è molto diversa dall'idea, oggi dominante, di felicità come sinonimo di piacere (felicità edonica). La felicità eudaimonica è legata alla fioritura umana, all'autorealizzazione virtuosa, ottenuta, cioè, in un contesto di civile convivenza e attraverso comportamenti etici.
Umberto Galimberti
martedì 11 giugno 2019
L’UOMO DIVISO
E’ sempre un altro, a seconda del momento emotivo, se è da solo oppure in mezzo alla gente, se parla col capoufficio o con la moglie. L’uomo plurimo, così tanto mutevole, con bisogni diversi in sequenze di tempo rapidissime rischia tuttavia, se non sta attento, di dimenticare la sua identità da qualche parte
lunedì 10 giugno 2019
UNO STATO DI STUPEFATTA DISSOCIAZIONE
“Ogni tanto, quasi senza motivo, perdevi all’improvviso coscienza di te stesso. Era come se l’essere che abitava il tuo corpo fosse diventato un impostore o, più precisamente, non fosse più nessuno, e mentre sentivi la tua individualità abbandonarti goccia a goccia, vagavi in uno stato di stupefatta dissociazione”
Notizie dall’interno di P.Auster
LIBERTA’ E LIMITAZIONE
La libertà di poter fare in qualsiasi momento tutto ciò che si vuole contrasta con ogni forma di morale che, invece, si fonda sulla limitazione. Tuttavia, non si deve pensare che se viviamo senza un sistema di principi regolatori, non esistano più nell’uomo costanza e previsione. Questi ultimi, infatti, restano comunque sempre presenti nel sottofondo della nostra psiche.
domenica 9 giugno 2019
LA SPASMODICA RICERCA DI UN EROE
“come tutti i ragazzini desideravi che tuo padre fosse un eroe. Il fatto che tuo padre non fosse per te un eroe, né potesse diventarlo, non significava che avessi smesso di cercare eroi altrove”
“Notizie dall’interno” di Paul Auster
QUELLE ORE DELLA PRIMA INFANZIA IN CUI CI SI RITROVA SOLI
Non si dovrebbe sottovalutare la noia come fonte di meditazione e fantasticherie. Quelle ore della prima infanzia in cui ci si trova soli, privi di stimoli, senza niente da fare, troppo svogliati per voler giocare con camion e macchinine
sabato 8 giugno 2019
CONFORMAZIONE E FORMAZIONE
“Fare come il maestro è sempre un tempo necessario alla formazione. Questo "come" è una identificazione elementare, un’identificazione in esteriorità. È l’acquisizione di una competenza, si direbbe oggi. Ma questo tempo dell’acquisizione passiva dell’apprendimento come ripetizione non produce alcun effetto di formazione, ma solo effetti di conformazione. Perché questi accadano non è sufficiente fare come il maestro ma è necessario fare con il maestro”
Deleuze
L'interazione sociale e i cervelli sincronizzati
L'analisi
dell'attività cerebrale di persone impegnate in un'interazione
sociale ha rilevato i segnali di una sincronizzazione dei loro
cervelli. La scoperta è stata ottenuta attraverso una nuova
metodologia di imaging cerebrale, denominata "iperscanning",
che coinvolge più soggetti contemporaneamente
di
Lydia Denworth/Scientific American
mercoledì 5 giugno 2019
Tutti promossi !!!
Bisogna che finalmente qualcuno abbia il coraggio di dirlo: in Italia oggi in ogni ordine d’istruzione un bel voto si prende molto più facilmente di un tempo; anche perché, se così non fosse, il numero dei “non ammessi” all’anno successivo dovrebbe essere forse doppio (o triplo) rispetto a quello attuale. Da almeno tre decenni il Ministero della Pubblica Istruzione (che oggi non si chiama nemmeno più così) profonde sommi sforzi per far comprendere agli insegnanti che le bocciature non sono gradite “colà dove si puote”
di Alvaro Belardinelli
mercoledì 29 maggio 2019
PROIEZIONE: CIO’ CHE VEDIAMO NEGLI ALTRI QUANTO CI APPARTIENE?
Tutto ciò che ci irrita negli altri può portarci a capire noi stessi.
Jung definì la proiezione come un trasferimento inconscio, cioè inconsapevole e non intenzionale, di elementi psichici soggettivi su un oggetto esterno
PUER AETERNUS
La condizione di eterni fanciulli emerge quale condizione prevalente e comune a molte persone. Il lato negativo del Puer è manifestamente quello dell’uomo-bambino che si rifiuta di crescere, di affrontare le sfide che la vita gli richiede e che invece di risolvere i problemi rimane in attesa. Si tratta del Puer Aeternus.
PSICOLOGIA JUNGHIANA
Esistere è cambiare, cambiare è maturare, maturare è continuare a creare se stessi, senza fine."
(Henri Bergson)
martedì 28 maggio 2019
USIAMO LO SMARTPHONE IN MODO COMPULSIVO
L'attesa di qualcosa o qualcuno, lo svolgimento di compiti ripetitivi e situazioni sociali imbarazzanti possono indurci a usare troppo app e social sullo smartphone. La spiegazione è semplice: non siamo più capaci di annoiarci
domenica 26 maggio 2019
La coppia che ci molesta con aneddoti vacanzieri e smielati post anniversario
Tutti ne conosciamo almeno una sui social che rammenta ai propri follower di essere l'incarnazione della coppia ideale.
La cosa interessante è che secondo alcune ricerche potrebbe essere vero il contrario.
Una "visibilità relazionale" elevata e un eccesso di post sul proprio partner potrebbero indicare la presenza di una maschera dietro alla quale celare l’ insicurezza nel rapporto. A sostenerlo è una ricerca diffusa sul "Personality and Social Psychology Bulletin".
pubblicato
su ”Huffpost
Usa”
2018
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